Roma, la miccia sta per raggiungere la polveriera

La camaleontica Roma non si è smentita. A costo di toccare il fondo, come è avvenuto a Cagliari, ha mantenuto la parola. Scintilllante reginetta in champions, smette gli abiti regali in campionato.

I giallorossi stanno diventando il più grosso enigma del torneo. Forse neppure Freud riuscirebbe a raccapezzarsi.

Di Francesco non trova più parole a soddisfare le risposte a domande che piovono impietose.

Trascorre settimane a spiegare le mosse sbagliate. Niente da fare, si commettono sempre gli stessi errori. Gli sembra di parlare al vento.

Impressionante il volto cereo del dopo partita.Eusebio aveva dovuto incassare lo scivolone a pochi secondi dalla fine anche per colpa delle sostituzioni , assurde sul piano tecnico, che hanno inciso psicologicamente su una squadra fragile votata disperatamente a difendersi senza avere le armi e la mentalità giuste per riuscirci.

Togiere Kluivert per luca Pellegrini, Zaniolo per Juan Jesus Schick per Pastore hanno decisamente accentuato l’aspetto di una formazione provinciale incapace pure di gettare la palla in tribuna.

Al cagliari sono bastati i 4-5 minuti finali per ribaltare clamorsamente un risultato che sembrava segnato specialmente dopo la doppia espulsione di Ceppiteli e Snra.

Bene, contro una quadra rimasta in 9 , i giallorossi sono riusciti a combinare un pasticcio che ha consentito di incassare il gol in contropiede di Sau galoppatore solitario nella prateria romanista. Incredibile.

L’episodio ha fotografato l’intera stagione di una Roma che andrebbe psicanalizzata.

Ma se vogliamo dirla tutta non dimentichiamo il mercato che è servito soltanto a rivoluzionare una squadra contro ogni logica di continuità.

Non è facile per un allenatore ricominciare tutto daccapo con una cadenza impressionante.

A questo punto cominceranno i processi, inevitabili in stuazioni del genere con il solito Conte invocato dalla gente.

La tifoseria giustamente si sente offesa, per non dire che è stufa di essere presa in giro.

Pallota si arrabia, pare che abbia minacciato di passare la mano anche per gli ostacoli che non fanno decollare il progetto stadio.

L’atmosfera è esplosiva. Ma per l’immediato non accadrà nulla complice la partita di coppa di mercoledi.

Di Francesco rimane al suo posto a predicare nel deserto. Monchi continua ad avere fiducia non si sa in che cosa, mentre la squadra è scivolata malinconicamente nella zona anonima della classifica.

Serve altro per ignorare la miccia accesa che si sta avvicinando

al barile zeppo di polvere ?

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